Da anni si parla di turismo esperienziale, fondato sul sollecitamento dei sensi, sull’immersione del turista nel “vissuto” di un luogo, sulla creazione di ricordi indelebili che egli possa portare con sé, in valigia, al ritorno da un viaggio. Da tredici anni, da quando è nata la Trip Sardinia, pratichiamo questo tipo di turismo. E ci siamo accorti che non basta, o meglio, che per noi è scontato parlare di turismo e parlare di esperienza. In quest’anno in cui abbiamo avuto più tempo e siamo stati meno affannati nella rincorsa alle alte e medie stagioni, abbiamo potuto volgere lo sguardo verso di noi e verso ciò che ci era vicino. E osservando le persone in questo momento di forte difficoltà e disgregamento sociale, abbiamo capito che tutto quello che manca nelle scienze turistiche odierne, e in generale nel mondo delle professioni, è quello che manca a ognuno di noi ogni giorno: l’umanità. Ogni giorno l’umanità viene sacrificata dalla volgarità del profitto come fine ultimo e dalla inconsapevolezza della preziosità e fragilità di ciò che noi chiamiamo risorse. Eppure le risorse sono l’unica vera ricchezza che possediamo, e restare umani l’unico modo per non disperderle e per continuare a vivere e lavorare in un’Isola difficile e al contempo meravigliosa. Abbiamo perciò deciso che il nostro turismo più che esperienziale sarà umano, e per umano intendiamo:
  • Empatico – fondato sulla consapevolezza che la diversità è ricchezza e che ogni visitatore porta con sé un punto di vista ulteriore sul mondo, che consente alle nostre idee di prendere fiato e farsi più grandi;
  • Sostenibile e responsabile – fondato sulla consapevolezza che le nostre risorse  ambientali sono fragili e noi abbiamo il diritto di viverle così come la responsabilità di consegnarle alle nuove generazioni;
  • Culturale e divulgativo – fondato sulla consapevolezza che la condivisione della conoscenza è alla base della comprensione reciproca e del miglioramento umano degli individui;
  • Accessibile – fondato sulla consapevolezza che l’inclusione delle categorie più deboli è un passo importante per una società più equa, in cui il tessuto sociale sia motivo di aggregazione e non di discriminazione;
  • Creativo – fondato sulla consapevolezza che la creatività permette a noi come individui di auto affermarci e alla nostra professione di evolversi e migliorarsi;
  • Rispettoso –  fondato sulla consapevolezza del sacro vincolo dell’ospitalità. intesa come presa di coscienza bilaterale, sia da parte dell’ospitante che dell’ospite.
Questa è la nostra visione di come dovrebbe essere il turismo, o forse più in generale il mondo. Non crediamo sia  una visione utopica: nel nostro piccolo la portiamo avanti ogni giorno come fanno d’altronde molti altri nostri colleghi. Speriamo siano sempre di più.

Claudia Caredda / Trip Sardinia /